La cuccumella Napoletana è in realtà stata inventata attorno al 1820 in Francia da Morize, ma veniva stampata in stagno ed era chiusa con 2 morsetti, complicata da utilizzare e composta da materiali costosi, sono di fatto gli artigiani napoletani qualche anno dopo a rimodulare la caffettiera nel suo essere; inserendo un buco nella caldaia come metodo di controllo della temperatura dell’acqua, sostituendo lo stagno con altro metallo ed eliminando i morsetti a favore della chiusura ad incastro. Cosi facendo la “Cuccumella” entrò a far parte dell’immaginario collettivo italiano come la caffettiera per eccellenza almeno per un secolo. Essa è composta da un raccoglitore, una caldaia ed un filtro formato da 2 pezzi.
Per questo metodo di estrazione consigliamo tutti i nostri caffè, nel caso in cui non siate in possesso di macinino, tutti i nostri caffè sono disponibili già macinati per la napoletana (è possibile effettuare la scelta al momento dell’acquisto).
- Ricetta consigliata per napoletana da 6/8 tazze
- Brew Ratio (rapporto tra grammi di acqua e caffè) : 95,7 g/ litro
- Dose di caffè: 45 grammi
- Dose di acqua: 470 grammi
- Macinatura: grossolana ~ 650 micron
- Temperatura dell’acqua: 98°c
- Tempo di estrazione: 10 minuti circa
Non mettiamo la cuccumella sul fuoco, bensì inseriamo l’acqua calda nella caldaia fino al sopracitato foro, montiamo il filtro e lo inseriamo nella caldaia, facendo combaciare il foro con il canale di sfiato presente nel filtro stesso.
Riempiamo il filtro con il nostro caffè, per questa ricetta consigliamo un buon caffè dolce e corposo, magari uno specialty Panama, senza fare montagnette, né pressioni, né fori, questo metodo di estrazione prevede tempo e relax, quindi il caffè non deve essere stressato e non bisogna avere fretta di berlo.
Una volta composta la nostra cuccumella, iniziamo a comporre un “cuppitiello” di carta come da tradizione, giriamo la nostra cuccumella e inseriamo il cuppitiello nel beccuccio per trattenere aromi e profumi in estrazione.
Estrazione che avverrà nel giro di 10/12 minuti, tutto dipende non solo dalla temperatura dell’acqua o della granulometria, ma anche dall’umidità circostante e dalla temperatura della stanza, insomma la cuccumella ha tutto un suo carattere e modo di lavorare che dobbiamo rispettare e che ci ricollega ai più antichi rituali d’estrazione del caffè, un rito che prevede socialità, convivialità, ritmi lenti e pieni di profumi e sapori.
Avvicinando l’orecchio alla cuccumella se non sentiremo gocciolare/percolare il nostro filtro di caffè allora vuol dire che ha finito, quindi possiamo versare il nostro caffè in un server di vetro facendolo ossigenare dall’alto per ottenere una bevanda con flavorus più tendenti al floreale che al tostato.
Ricetta consigliata da Andrea Panizzardi in arte “Il Panizza”, 1° classificato Moka Challenge 2019 e 2° classificato Super Moka Challenge 2020